giovedì 7 ottobre 2010

“Ripuliamo il parco delle Terme ex Inps e riappropriamoci del nostro patrimonio” di Andrea Scaramuccia

Il nostro nuovo segretario provinciale subito attivo a pochi giorni dalla sua elezione;



Scaramuccia (La Destra): “Ripuliamo il parco delle Terme ex Inps e riappropriamoci del nostro patrimonio”
In Politica
giovedì 07 ottobre 2010 - 12:04:06


VITERBO – Di seguito una nota di Andrea Scaramuccia, segretario provinciale de La Destra: “In questi giorni, leggendo la stampa locale, mi è sembrato di fare un tuffo nel passato. Era il 1996 quando, all’indomani della chiusura delle Terme Inps, si dibatteva riguardo un imminente riapertura dello stesso complesso.


Allora ero un giovanissimo consigliere comunale e, con l’ingenuità che l’inesperienza e la gioventù portano, mi adoperai affinché si potesse trovare una soluzione rapida. Feci degli incontri con imprenditori locali e romani, finché non trovai un personaggio che, legato a Viterbo da ricordi d’infanzia, mi ascoltò e si mostrò interessato a formulare una proposta di gestione dello stesso tramite il nuovo strumento legislativo del Project Financing.(correva l’anno 1998). Portai subito questo Cavaliere del Lavoro (proprio come un altro imprenditore termale viterbese), di cui volutamente ometterò il nome, a parlare con il sindaco, convinto di aver risolto il problema Terme Inps.

Ma come riportavo sopra, la gioventù fa vedere le cose in modo un po’ distorto evidentemente, tanto che alle dichiarazioni di intenti non riuscì a seguire una reale concretizzazione dell’operazione. Non volendo minimamente entrare nel perché tutto si bloccò nel 1998, voglio solo prendere spunto da ciò per fare alcune amarissime considerazioni. Oggi, a dodici anni dagli episodi narrati, ancora si parla di imminente riapertura delle Terme Inps, ma la cosa grave è che chi lo fa non è un giovane idealista e con poca esperienza, bensì i navigati politici viterbesi che, ciclicamente, ripropongono la solita filastrocca senza neanche modificarne una virgola. Le notizie odierne, infatti, sono state riportate dalla stampa nel 2008 in occasione delle elezioni comunali, poi nel 2004 e nel 1999 sempre in coincidenza delle comunali. Allora lo sapete che c’è di nuovo, ve lo dico io, di nuovo non c’è nulla se non le solite promesse che i nostri politici locali fanno da anni su questo tema come sull’aeroporto, sulla Viterbo – Civitavecchia come sulla riqualificazione del centro storico. E come si direbbe qui da noi “ E mo basta!”.

Comunque, per tornare al tema del comunicato, sabato mattina mi sono recato presso le Terme de “noiartri” per vedere se qualcosa fosse cambiato e, udite udite, qualcosa è cambiato davvero: sul cancello delle terme c’è un cartello con una bella scritta Proprietà Privata! Cosa, ho pensato, ma stiamo scherzando? Le Terme private? Poi subito all’interno del cancello alcune macchine di cui una di una società privata di vigilanza.

Chiedendo informazioni in merito ho scoperto che detta vigilanza fa servizio tutto il giorno all’interno delle terme, da qui la domanda è d’obbligo: quanto costa tutto ciò e chi lo paga? Tralasciando di descrivere lo stato di abbandono dell’area, comunque di facile intuizione, debbo sottolineare ancora altre cose assurde che ho notato lungo strada Bagni. A fianco della recinzione delle Terme vi è “l’Itinerario della fede” pubblicizzato da un cartello fatiscente, quasi illeggibile e ricoperto dalle fronde degli alberi.

Si dirà: e adesso che c’entra? C’entra, c’entra, perché quel luogo che pochi conoscono è importante per 2 motivi: il primo è che lì correva l’antica Cassia e c’è il Ponte Camillario a testimoniarlo (ponte che in altre parti d’Italia attirerebbe molti turisti), e poi perché proprio li vennero uccisi e sepolti i Santi Valentino ed Ilario (i documenti storici parlano infatti di località “Camillarius” quale località dell’uccisione dei due martiri). Se ancora non si riesce ad immaginare cosa succeda a quei luoghi, toglierò subito la curiosità del lettore: all’inizio del percorso è stata messa una sbarra lungo tutta la strada che impedisce il passaggio rendendo difficoltoso se non impossibile visitare quei luoghi di storia e di preghiera e impedendone di fatto la fruizione ai turisti.

Ma si sa, nel degrado generale dell’area cosa vuoi che sia una strada chiusa in più o in meno. Fatta questa breve cronistoria dell’aera ed essendo io ed il partito che rappresento, uomini del fare e non gli uomini del promettere, abbiamo deciso di lanciare una campagna “Riappropriamoci delle Terme e delle risorse turistiche”. Compito degli aderenti sarà quello di andare a ripulire il parco delle terme ex INPS (ovviamente una volta ricevuto il permesso ad entrare), e contestualmente presentare una proposta al comune di aprire immediatamente il parco stralciando ciò che è inerente gli immobili (cosa di assoluta semplicità) in modo tale da rendere immediatamente fruibile una zona di grande valore turistico e naturalistico.

Liberando il parco dalle catene burocratiche e riconsegnandolo ai viterbesi si farebbe anche l’interesse dei turisti che potrebbero visitare con maggior facilità gli adiacenti luoghi di interesse storico come quelli già citati. E poi, concludo con una battuta, pensate ai tanti che, percorrendo la pista ciclabile/non ciclabile, arriveranno alla fine e si troveranno un grande e meraviglioso parco per sostare nonché dei reperti da poter ammirare. Il tempo delle chiacchiere è finito, questa proposta è realizzabile in tempi immediati, quindi non ci sono più scuse.

pubblicato su: http://www.ontuscia.it/news.php?extend.50116.2

venerdì 27 agosto 2010

Umberto Ciucciarelli, Federazione Provinciale La Destra, chiarisce la posizione del partito

Con riferimento all'articolo "Lui,il popolo e la libertà", pubblicato il 21 agosto su Ffwebmagazine.it a firma di Filippo Rossi, ci piace affidare il nostro pensiero alla nota che segue.

Lungi da noi l'intenzione di prendere le difese del "lui" in questione (Silvio Berlusconi), non essendo, per storia politico-culturale e per intima convinzione, strenui seguaci del liberal-capitalismo fine a se' stesso, vorremmo altresì che si smettesse di prendere per i fondelli la "diasporata" comunità di Destra ed il popolo italiano tutto.

Avere la pretesa oggi di fare le vittime non ha senso.

Sin da quando si paventò la nascita del PDL, noi avanzammo forti dubbi sul mostro che si stava partorendo: la logica politica vorrebbe infatti che un grande partito di Destra possa ALLEARSI CON PARI DIGNITA' ad un partito popolare, su un programma chiaro e di reciproca soddisfazione e su un piano di reciproco riconoscimento delle istanze, ma non fondersi in esso- l'olio e l'acqua non possono dare origine ad un liquido omogeneo. Quei dubbi sfociarono, come è noto, nella nascita de "La Destra" ad opera di Francesco Storace ed altri, progetto che, tra l'altro, ricevette la sua benedizione proprio dall'attuale premier.

Si raggiunse il culmine della miopia politica (dando per buona la fede con la quale si agì) accettando il rapporto di forza di 30 a 70 all'interno del partito (30 per AN, 70 per FI): se il buongiorno si vedeva dal mattino......

Non è dato immaginare, a queste condizioni, come si sarebbe potuta esercitare una proficua pressione di carattere sociale, se mai questo fosse stato il compito da assumersi all'interno della nuova compagine. Politicamente, ciò che conta è il seguente dato di fatto: nel 1994 c'era un grande partito ed un signore con tanti soldi, oggi c'è un signore con tanti soldi ED un grande partito.

Ed il merito di questo capolavoro è da attribuirsi soltanto a Gianfranco Fini ed alla sua pattuglia di pagnottisti.

Sorvolando, con un senso di profonda delusione, sui contenuti sinistrorsi delle peraltro scarse proposte avanzate dai finiani in questi due anni di legislatura, con riferimento all' "affaire Montecarlo" ci chiediamo se davvero è possibile credere alla storiella del complotto politico-giornalistico di testate vicine a Silvio Berlusconi, e, soprattutto, se sia moralmente lecito cavarsela con questa scusa.

Invero, reputiamo quantomeno doveroso, da parte di chi ha amministrato i beni di AN, dare delle risposte subitanee e convincenti a generazioni intere di militanti e parlamentari del M.S.I., che con il loro sangue hanno creato il considerevole patrimonio della nostra comunità, oggi nelle disponibilità (pare) di gente che con noi non c'entra nulla.

E' stato detto spesso in questi giorni che quanto emerso non costituirebbe reato.

C'è un reato quasi impunito nei codici odierni, che colpisce intimamente chi ne è vittima forse più di una coltellata: il tradimento.


Umberto Ciucciarelli- responsabile Politiche Sociali della Federazione Provinciale de "La Destra" di Viterbo

Pubblicato anche da NewTuscia:

http://www.newtuscia.it/interna.asp?idPag=18186

giovedì 5 agosto 2010

Buon Ferragosto!

Ritengo doveroso inviarvi un buon ferragosto e buone vacanze a tutti; alla
ripresa dalla fine di agosto ci attendono appuntamenti importanti,primo fra
tutti l'organizzazione dei congressi provinciale e regionale con consegna delle
tessere,e il supporto che anche noi dovremo dare ad alcune iniziative stabilite
e concordate con l'esecutivo nazionale del partito alla luce degli ultimi
eventi politici(vedi Fini).
Per chi volesse partecipare,tanti di noi ci troveremo venerdi' 6 agosto
all'apertura della sagra del coregone a Capodimonte dove tra l'altro si
esibiranno un gruppo di musicisti,ragazzi degli anni '60,con protagonista il
Nostro Reno Pannucci.

Un cameratesco saluto,
Pesciaroli Filiberto

lunedì 26 luglio 2010

COMARI di Francesco Storace

Da: http://www.storace.it

26 lug 2010

Tre anni fa nasceva La Destra. Una trentina di noi; ci recammo nella sede provvisoria, accogliemmo il notaio e partimmo in un’avventura entusiasmante e così dura…
Ma ne é valsa la pena. Me ne rendo conto in queste settimane in cui, di nuovo, saltello da un treno alla prima automobile che trovo e giro la nostra Italia a incontrare i nostri dirigenti.
Ne é valsa la pena. Oggi staremmo anche noi tra i tristi protagonisti di questo spettacolo di pessimo ordine che va in scena nel Pdl. An contro An, sembra una maledizione.
Tre anni fa ce ne dissero di tutti i colori, sotto l’ombra di Gianfranco Fini. Ora i figli divorano i padri, ridicolizzando la gloriosa storia di una comunita’. Almirante vi maledice, potremmo dire a costoro. Ma sarebbe troppo onore. Proviamo solo pena per lo scannatoio. Meglio, molto meglio i nostri sacrifici che le loro urla da comari